Il bilancio di previsione 2021-2023 è stato il primo bilancio in era Covid.
E’ un periodo storico straordinario che rappresenterà una frattura profonda tra il prima e il dopo.
La pandemia ha stravolto le nostre vite, la nostra quotidianità e, inevitabilmente, ha inciso sulle scelte dell’amministrazione.
Ci siamo trovati infatti di fronte a nuove sfide che ci hanno costretti a rivedere le nostre priorità.
Un bilancio, quello che ho sottoposto all’attenzione del consiglio, che è frutto di un lavoro questa volta davvero straordinario come non mai da parte degli uffici.
Nel mio ruolo di assessore, che deve far quadrare i numeri tra di loro e i numeri con i bisogni dell’Ente, ho cercato di assorbire, per quanto concepibile, tutte le preoccupazioni che derivano da una fase storica straordinariamente difficile, così da lasciare che la Giunta potesse continuare a lavorare nel modo più sereno possibile.
La mia gratitudine va comunque agli assessori che sanno sempre comprendere le mie inquietudini e che mai sono mancati alla responsabilità verso i cittadini che ci deriva dal ruolo che ci è stato assegnato dal sindaco.
Anche il bilancio dello scorso anno, pur approvato prima che sul nostro Paese si abbattesse la pandemia, è stato poi condizionato pesantemente dall’emergenza Coronavirus.
Pertanto, anche nell’impostazione del bilancio 2021 abbiamo seguito il principio di buon senso adottato in questi mesi: abbiamo la responsabilità di far quadrare i conti del Comune che, ci tengo a sottolinearlo, non “stampa moneta”, cercando di aiutare chi è più in difficoltà e, nello stesso tempo, non smettere di programmare per il futuro.
Non posso nascondere la preoccupazione che mi deriva da questo bilancio: le entrate sono in sensibile calo rispetto agli anni passati, anche se le nostre previsioni sono comunque di una ripresa in prospettiva, soprattutto se in rapporto ai mesi più duri vissuti nel corso del 2020.
Alle difficoltà legate agli effetti economici della pandemia si sommano però anche le previsioni non buone, sempre dal lato delle entrate, per i prossimi anni quando al nostro Comune mancheranno le risorse derivanti dal canone idrico per circa 260.000 euro all’anno.
Lo dico fin da ora: dovremo quindi, negli anni futuri, ripensare alla distribuzione delle risorse per consentire al nostro Ente di proseguire nei propri impegni a vantaggio dei cittadini.
Per rimanere, per il momento, al 2021 bisogna evidenziare il fatto che siamo di fronte ad una crisi economica asimmetrica.
Si sente spesso dire da più parti che siamo tutti sulla stessa barca ma in realtà tutti stiamo attraversando la stessa tempesta, ma le barche sono diverse. C’è chi ha lo yacht di 24 metri e chi ha solo una pilotina usata: le due imbarcazioni non affrontano allo stesso modo il mare grosso.
Quello del 2021 é quindi un bilancio solido e solidale che si regge su tre pilastri fondamentali fortemente voluti e condivisi dalla maggioranza che governa il comune di Serravalle: non aumentiamo le tasse e non facciamo nuovo debito, aiutiamo le fasce più colpite dalla crisi e realizziamo investimenti per essere pronti e competitivi quando la tempesta sarà passata.
PRIMO PILASTRO. Non aumentiamo le tasse: da quando ci siamo insediati, nel 2017 abbiamo deciso di non aumentare nessuna delle imposte comunali. È una scelta politica che abbiamo pensato, difeso e condiviso con il Consiglio comunale e continueremo in questa direzione anche nel 2021.
Contemporaneamente però proseguiamo nella volontà di non fare nuovo debito: nella storia recente del nostro Comune, l’ho ricordato più volte, sono stati sottoscritti e ricontrattati mutui con scadenze molto lunghe per cui la nostra volontà è quella di evitare, per quanto sarà possibile, di aggravare questa situazione, cosa che comporterebbe un aumento della spesa corrente già significativa per il nostro Ente.
SECONDO PILASTRO. Attiviamo aiuti alle fasce più deboli perché il Comune di Serravalle non è mai stato e non resterà mai sordo alle richieste dei cittadini, ora più che mai: abbiamo destinato poco meno di 600.000 euro di contributi per il sociale, distribuendoli in un modo più efficace. Il contributo affitti, per fare un semplice esempio, pari a 25.578 euro viene arricchito, grazie ad un trasferimento dalla Società della Salute, di altri 52.193 euro.
Ora è urgente sostenere chi non ce la fa e noi ci siamo!
TERZO PILASTRO. Continuiamo poi ad investire nella Pubblica Istruzione, con 1.038.987 euro, nello sport che tanto ha sofferto ultimamente, nelle manutenzioni, nell’innovazione tecnologica ed informatica ma nel 2021 intendiamo anche dare continuità al nostro piano di investimenti per la Serravalle del futuro, per essere pronti e competitivi quando tutta questa emergenza sarà finita.
E questo lo facciamo su due fronti, quello della cultura, della promozione turista e delle tradizioni storiche da un lato, e quella delle opere pubbliche dall’altro, compreso il piano delle manutenzioni ordinarie e straordinarie che contribuiranno a cambiare il volto del nostro territorio.
Per questo motivo, nel 2021, oltre a vedere finalmente terminato il nuovo nido di via Fucini e la nuova palestra comunale, oltre a registrare, con tanta soddisfazione, l’intervento di messa in sicurezza e restauro della Rocca Nuova di Serravalle, daremo il via anche alla riqualificazione degli spogliatoi del campo sportivo Barni, al rifacimento del tombamento del rio di Casale, al ripristino del palazzo comunale di Casalguidi, danneggiato dall’incendio dello scorso anno, a vari interventi di messa in sicurezza sugli edifici scolastici, ad alcune importanti operazioni sulle nostre strade per renderle sempre più sicure, all’acquisto di arredi e attrezzature per le scuole del territorio, alla sistemazione di piazza Sorghi, sempre che le diatribe legali possano vedere finalmente un termine così da restituire dignità a quella parte di Masotti e dare una spinta al commercio del paese.
Non ci dimentichiamo certo poi della scuola dell’infanzia “Castello Arcobaleno” di Serravalle: il programmato intervento di messa in sicurezza dell’edificio per la sismica e per la riqualificazione energetica si è rivelato essere inattuabile per le caratteristiche costruttive che ci avrebbero portato a spendere molto per non avere comunque una scuola adeguata ai tempi.
E’ stato un momento di sofferenza per tutti quanti noi. Serravalle ha sempre avuto il privilegio di crescere alcuni suoi piccoli cittadini nei primi anni di vita e perdere, anche se solo momentaneamente, questa bella realtà non è stato semplice per noi. Il dispiacere è stato poi acuito nel vedere che qualcuno ha voluto usare strumentalmente un problema concreto legato alle particolarità dell’edificio, facendo credere che esista una precisa volontà politica di una pessima maggioranza intenta a progettare come uccidere volontariamente il capoluogo.
Non è così. Non in questo Comune, non nella storia di questo Comune, non in questa maggioranza!
Federico Gorbi, assessore al bilancio